Non c’è scuola di cucito migliore delle ore passate con chi ha dedicato la sua intera vita a creare vestiti, a cucire, a vivere tra stoffe, ago e cotone, e che ora può insegnare meglio di chiunque altro. Con chi mostra un’eleganza di altri tempi, ormai dimenticata, ormai cancellata, di quell’eleganza che riporta indietro in un’altra epoca. Chi “passano gli anni ma bisogna continuare ad essere un po’ vanitose”, chi mi dice che ha fatto la gavetta, si svegliava prima del solito per sperimentare vestiti prima di andare a lavorare e imparare a cucire dalla “signora”. Chi custodisce la sua bellissima Singer da circa 50 anni e sa usare solo quella. Chi dice che per fare questo mestiere “ci vuole passione e creatività”, perché senza non si va da nessuna parte. Chi è sempre andata di pari passo con la moda del momento e, nonostante la sua età avanzata, ancora ci va, e gli abiti devono essere “corti e scollati”, le chiusure lampo e le pieghe giù ai vestiti devono essere cucite a mano perché noi “mica vogliamo fare gli abiti dozzinali?!”.

 

Le mie nonne, entrambe sarte, oramai non ci sono più e mi rattrista il fatto che purtroppo queste lezioni non possono darmele anche loro, ma la zia di papà, la sarta che vi ho descritto fino ad ora, ne è una valida sostituta. Con lei l’anno scorso realizzai una gonna, poi cominciammo un vestito, abbandonato in una busta a causa di altri impegni. Ma era lì come una presenza che si faceva sentire forte. E qualche settimana fa mi sono decisa a riandare da lei e completarlo. Il vestito ora è finito e LO ADORO.

Alla prossima lezione di cucito.

Claudia

2 pensieri su “Ci vuole passione e creatività.

  1. Con il termine “su misura” normalmente si intende qualcosa, non necessariamente un abito, tagliato e costruito per specifiche esigenze dimensionali. Credo che il concetto vada intepretato in modo molto più ampio ed importante. E’ su misura qualcosa realizzato intorno al nostro gusto ed al nostro profilo psicologico. Un oggetto con tali caratteristiche non può non essere unico.

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