Aveva rapito il mio cuore già prima di conoscerci.
Era suo ormai e nulla poteva contrastare questo grande amore.
Avevo sognato quest’incontro tante e tante volte, galante, naturale, improvviso, romantico.
Avevo sognato di arrivare lì e perdermi nelle sue infinite sfumature.
Tutto questo è avvenuto.
È stato improvviso e romantico sicuramente, ma anche divertente, artistico, alla fine anche nostalgico.
E mai avrei creduto che qualcuno o qualcosa potesse prendermi corpo, mente e anima.
Invece mi sbagliavo, Parigi ha preso tutto di me, mi ha trasportata in un turbinio di emozioni incredibile, mi ha coinvolto con la sua energia nella sua vita, nelle sue strade.
Parigi, la città dell’amore, la città romantica, la città d’arte.
Parigi, per me solo la città che lascia senza parole.
Incantevole come nessun’altra.
Abbiamo messo piede lì ed è stato un po’ come mettere piede a casa,
pur non essendoci mai stata prima.
L’effetto è stato un po’ questo, mi sono sentita a casa.
Forse io stavo aspettando Parigi e lei me.
Turista solo quando ho dovuto parlare con i parigini, che esigono un francese perfetto
(che non ho, ma mi attrezzerò per averlo).
Affascinante anche solo il tornare nella nostra camera ogni volta e poter stare seduta alla finestra a parlare a telefono
ammirando quegli istanti di vita che i parigini lasciano intravedere.
Parigi e i suoi scorci infinitamente stupendi; Parigi e i suoi sottotetti (un giorno uno sarà mio); Parigi e il suo stile unico, particolare, ricercato, perfetto per un animo creativo come il mio; Parigi e le sue metro puntuali e precise; Parigi e i parigini sempre di corsa, sempre sicuri di dove vanno, dagli sguardi quasi impassibili e pur sempre calmi; Parigi e le sue vie, i suoi quartieri, i bistrot e la Senna; Parigi e la sua maestosa Tour Eiffel; Parigi e Notre Dame, il Louvre, il Museo d’Orsay; Parigi e le sue viste mozzafiato; Parigi e l’immancabile Montmartre; Parigi e l’amore.
Ah, l’amore..si respira nell’aria l’amore.
Siamo partiti da casa con un piano ben preciso e siamo riusciti a fare tutto, e siamo stati bene.
Parigi fa star bene.
Parigi è un sogno, un sogno d’amore.
Spesso capitava che difronte ad un panorama il tempo sembrava fermarsi, ed era possibile ammirare la città, i palazzi, le case, i parigini.
Era possibile vedere tutte le prospettive che cambiavano dai vari punti di vista, sentire il vento che mi accarezzava il viso, vivere in un’altra dimensione.
Uscire dalla metropolitana e vedere la Tour Eiffel è una cosa deliziosa e vederla da quasi ogni punto della città è fantastico.
Per me andare lì è stato come andare ad un appuntamento con un ragazzo, che già ti piace e che tu sai che è quello giusto. Ho solo avuto la conferma.
Parigi sarà la città della mia vita, o meglio, vorrei che lo fosse.
Claudia
P.S.: per quanto riguarda il francese da migliorare ho acquistato lì a Parigi un libro di grammatica e mi farebbe piacere renderlo disponibile attraverso delle foto che pubblicherò su questo gruppo su Facebook. Magari per qualcuno molto motivato può essere utile, basta mandarmi la richiesta.